Officine muove in centro storico per difendere la cultura

TERAMO – Il popolo delle Officine Indipendenti ha riempito  il pomeriggio del sabato teramano con un corteo che ha percorso le vie del centro, per chiedere la riapertura del locale chiuso con l’ordinanza comunale, ma anche per reclamare un maggior impegno da parte del centrosinistra teramano accusato di aver per troppo tempo dimenticato l’importanza del Circolo Arci. I giovani del movimento si sono mossi da viale Mazzini e tra balli, musica e canti hanno attraversato corso San Giorgio fino a piazza Martiri. Tra loro anche il neo candidato Governatore di Rifondazione Comunista, Maurizio acerbo, ed Enzo Di Salvatore, in corsa alle Europee con la lista "L’Altra Europa" per Tsipras. L’iniziativa, organizzata dal presidente delle Officine ma anche dell’Arci provinciale, Giorgio Giannella, ha incassato anche il sostegno ufficiale del Collettivo Autonomo Studentesco. «Questa manifestazione rappresenta la pioggia che va via e lascia spazio al sereno – ha detto Giannella -. Chiediamo al centrosinistra teramano di prendere una posizione ferma e al sindaco Brucchi la riapertura immediata del circolo per poter arrivare almeno fino a giugno e terminare i lavori di insonorizzazione. Stiamo combattendo per un nostro diritto».